sabato 2 aprile 2016

Stereotipi: Perché le Donne sono tutte Troie





La prima volta che vidi questo spot mi colpì molto. Mi sentivo in qualche modo colpevole, perché anch'io, spesso, aveva usato quelle parole, avevo mimato quella corsa, insomma, anche io, come uomo, avevo sottinteso una certa mancanza da parte delle donne. 

Nessuno di noi ammetterebbe mai di essere in parte un maschilista o un razzista, ma semplicemente perché non pensa di esserlo, non perché non lo è. Nelle dichiarazioni pubbliche tutti ci atteniamo a dire quello che sappiamo essere accettato dall'opinione pubblica. 
Questo effetto, noto molto bene a chi si occupa di ricerca sociale, è chiamato desiderabilità sociale.

Ma andiamo al fulcro del discorso.

Parlare di tutti gli stereotipi sarebbe qui impossibile, ma prendendo come spunto la questione "donne", possiamo comunque domandarci come mai certi maschilismi siano cosi profondamente radicati in ognuno di noi.
Sfortunatamente, tutti senza accorgersene siamo portatori sani di stereotipi, e senza rendercene conto non facciamo altro che perpetuare questo meccanismo. 
Comunque, adesso passiamo alla parte pratica:

Sapete che gli Uomini hanno una maggiore attitudine alla classificazione? 
Aiuta a prendere decisioni in minor tempo. 

Così succede che i maschietti vedano le donne in 4 categorie:
  • Madri, amorevoli e sagge
  • Vergini di buona famiglia
  • Stronze ingannatrice
  • Troie doppia faccia
Come possiamo vedere queste 4 categorie sono divise in 2 positive e 2 negative e funzionano come veri e propri archetipi.
Possiamo dire che queste categorie si appiccicano addosso ad una donna come delle Etichette.  

Gli stereotipi operano a livello inconscio, attuando delle semplificazioni, in modo tale che, partendo da essi e solo da essi, si attribuiscono ad una persona tutta una serie di caratteristiche.

Non è importante che queste siano reali o meno. Infatti le caratteristiche che incolliamo alle persone fanno parte del modo in cui "pensiamo" siano i neri, o i sud americani, i giapponesi, ecc.

Per esempio, la Madre, sarà sempre amorevole e cosi la Stronza sarà sempre una persona cattiva.

La cosa importante è che gli uomini classificano le donne in base a 2 processi:
  • Prendono in esame un solo elemento per costruirci intorno tutto il resto.
  • Prendono a modello l'elemento dominante.
Il fatto che gli uomini prendono un solo elemento, quello dominante, e su quello inferiscono tutta una serie di caratteristiche, è interessante per molte ragioni, ma uno tra tutti è che conoscendo questa regola, possiamo utilizzarla a nostro vantaggio.

Prima di continuare voglio farvi un altro esempio:
Uno noto studio ha esaminato come il cervello, di uomini e donne, reagiva alla vista di una coppia che conversava. Le aree adibite all'attività sessuale maschili si sono subito accese, perché lo consideravano un "potenziale" incontro sessuale.
Nel cervello femminile non c'è stata nessuna attività del genere, anzi si sono attiviate le zone adibite all'incontro con l'altro, le aree sociali generali.

Inoltre lo spazio celebrale preposto all'impulso sessuale è due volte e mezzo più grande di quello delle donne. In media il cervello maschile è attraversato da pensieri sessuali molte volte ogni ora, mentre quello di una donna solo una, al massimo tre o quattro nei giorni più focosi.

Tutto nel cervello dell'uomo è fatto per favorire l'incontro sessuale: l'evoluzione ha favorito questo processo. E così un uomo, infatti, deve eccitarsi subito, anche guardando una sola parte di una donna.

E allora ecco che basta una scollatura a suscitare pensieri pericolosi. Questo è uno dei motivi per cui i film porno hanno un'alta attrattiva per i maschi e meno per le femmine.

Quindi abbiamo capito che quando un uomo incontra una donna, la domanda numero uno è: Potrebbe essere un partner sessuale?

Se la risposta è sì, la donna diventerà oggetto di una serie infinita di attenzioni, se la risposta è no, siete delle Troie, zoccole, bastarde.

Dopo quello che abbiamo detto, come può una donna difendersi da tutto questo?

Un metodo potrebbe essere quello di mandare in corto circuito questo sistema di stereotipizzazione maschile, selezionando parti di ogni archetipo e creando l'immagine che volete avere, per esempio:
  • della Troia la forza attrattiva, come una gonna, accessori, qualcosa di sexy.
  • della Stronza, l'indipendenza, di solito qualcosa del mondo maschile, come l'atteggiamento, ma lo stesso effetto può suscitare un rossetto acceso per esempio.
  • della Vergine, l'integrità, come un simbolo religioso, il colore bianco, un tema a fiori.
  • della Madre, la saggezza: per esempio gli occhiali, un portatile.

Sfortunatamente anche questo metodo soffre del fatto di dover usare comunque le immagini stereotipate per comunicare una differenza. Speriamo che in futuro il mondo sia migliore.

Ci sono altri due spot molto interessanti, anche se meno incisivi del primo, su temi correlati.


Il primo video tratta il problema delle caratteristiche e degli attributi che alle donne sono negati. Cioè quei tratti che se nell'uomo sono positivi, nella donna divengono quasi negativi.


Il secondo tratta il tema della bellezza femminile, di come tramite questa la donna sia valutata anche per caratteristiche che con la donna non centrano nulla. Un forte esempio, che però nel video manca, è quello lavorativo. Se una donna ha un posto di prestigio tendiamo (maschi e femmine) prima a trovare spiegazioni partendo dall'aspetto fisico. Se è bella saranno quindi ragioni sessuali, se è brutta perché aveva delle conoscenze, altrimenti ha avuto fortuna.

Insomma ogni volta che una donna è presa in esame, la si giudica, de-costruendola a partire dal corpo. 






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