lunedì 4 aprile 2016

Parlare in Pubblico: Tecnica e Teoria


In un noto libro sul comportamento umano la paura di parlare in pubblico rientrava tra le prime tre, quella di morire era al settimo.

In effetti ne sono consapevoli molti cantanti, per cui la paura di esibirsi rappresenta uno dei primi ostacoli da superare. E' un punto dolente per molte persone, ma c'è una buona notizia.

Può essere superato.

Quando si parla in pubblico ci si sente sotto esame, ci si sente giudicati, si ha paura di sbagliare, tanto da generare dei veri e propri attacchi di panico.

E' una cosa molto comune, non c'è da preoccuparsi. Perché a meno che non siate delle star, le persone non sono li per ascoltare voi.

Infatti la cosa più difficile è proprio guadagnare l'attenzione del pubblico e di solito non è così facile.
Quindi la paura che avete è forse infondata.

Su questo argomento si potrebbe dire molto, ma atteniamoci alle regole fondamentali, con le quali sarete in grado di affrontare un'intera platea.

Iniziamo.


Regole Generali

1 Nessuno vi nota
Non dite che siate nervosi o intimoriti, che è la prima volta, che siete emozionati o cose simili. Il pubblico comincerà a cercare i segnali di quelle affermazioni e alla fine li troveranno.

Il fatto è che potrebbero inventarli, ma in fondo cercano solo di convalidare una affermazione fatta da voi.

Io lo so per certo.

Iniziai a fare canto perché avevo una evidente balbuzie e per questo mi vergognavo molto. Avevo circa 12 anni, ma ricordo la prima cosa che mi disse l'insegnante: nessuno si accorge di te.

Le persone non sono li per voi, per notare la vostra magnificenza, che voi cantiate o che teniate un dibattito in aula, le persone sono li per altro. Negli esempi appena fatti, il pubblico è venuto per la musica o per sentire le argomentazioni che avete. Quindi la loro attenzione è altrove.

Con questo non voglio dire che non vi vedano, voglio dire che nessuno immaginerà mai che siate tesi a meno che non siate voi a rivelarlo.

Quindi quando parlate usate i gesti che comunicano sicurezza: le mani a guglia, le posizioni a palmi aperti e chiusi, di tanto in tanto i pollici in su e tenete le braccia aperte. Evitate assolutamente di incrociare le braccia, di toccarvi il viso, di aggrapparvi a qualcosa. Avere cose in mano, come una penna, vi darà sicurezza, ma ricordate che distrae il pubblico e spesso anche voi.

Se potete alzatevi in piedi, sarete ascoltati di più. Chi è in una posizione di dominanza viene percepito come più importante.


2 - Chi vi ascolta
Gli studi indicano che chi siede in prima fila apprende e ricorda di più degli altri. Vuoi perché è più motivato, vuoi perché non vuole fare brutta figura.

Chi siede nella sezione centrale farà il maggior numero di domande. L'area centrale trasmette sicurezza, è protetta dalle persone attorno. Chi è nelle aree laterali e posteriori sarà il meno attento e responsivo.

Importante!!

Sul palco iniziate da un posizione neutra: di fronte al pubblico, con piedi distanziati di 30cm, mani fuori dalle tasche e braccia lungo i fianchi.

Però non tenetela troppo a lungo, cercate di muovervi: chi fa lezione con i ciechi lo sa bene. Muoversi ogni tanto da un punto ad un altro del palco aiuta a mantenere l'attenzione. Ma non muovetevi avanti ed indietro di continuo. Tra una parte e l'altra della presentazione dovete tornare alla posizione neutra.


3 - Il Palco
Quando vi trovate a sinistra del pubblico (parte destra del palco), le informazioni che date avranno un effetto più marcato sull'emisfero cerebrale destro degli ascoltatori, quello deputato al controllo e alla codifica delle emozioni e sentimenti.

Se siete a destra del pubblico, cioè nella parte sinistra del palco, influenzerete maggiormente l'emisfero sinistro, quello più razionale.

Per questo il pubblico riderà di più e risponderà di più all'umorismo se vi ponete alla sinistra del palco e risponderà meglio alle argomentazioni quando parlate a destra.

Gli attori lo sanno da molto tempo, per questo stanno a sinistra quando vogliono far ridere e a destra quando vogliono far piangere. Ovviamente questi sono aiuti, accertatevi che il vostro discorso sia scritto bene.

In generale gli uomini vengono ascoltati di più, le donne di meno. Gli effetti delle argomentazioni sembrano equivalenti, forse leggermente a favore degli uomini. Ma questo è dovuto più al tipo di voce che dal genere. Una voce bassa è riconosciuta come più autorevole.


4 - Effetto Imbuto



Esiste una zona d'apprendimento a forma di imbuto. Chi siede all'interno interagisce e ricorda di più dell'evento, inoltre ne ha un ricordo più positivo. Chi invece siede ai lati o dietro, partecipa di meno e tende ad avere un atteggiamento più negativo. Ovviamente le posizioni di fondo danno maggiore possibilità di distrarsi e andarsene.


5 - La Fonte
Qualunque sia il messaggio trasmesso, è importante tenere conto  di colui che invia il messaggio.
Tre caratteristiche hanno nettamente più importanza di altre:
  • Credibilità della fonte: una fonte attendibile risulta avere un effetto più persuasivo. Per esempio se la fonte è ritenuta in possesso di una buona conoscenza dell’argomento e di alto livello di expertise, se è affidabile (fonte ritenuta degna di fede, sincera e disinteressata, effetto trustworthiness). Le fonti attendibili influenzano gli atteggiamenti, tanto più se il messaggio non va a suo vantaggio della fonte.
  • Attrattiva della fonte: le caratteristiche fisiche della fonte possono influenzare. Se la fonte è apprezzata fisicamente, influenza di più perché le si vorrebbe assomigliare o ci si identifica, tanto più se il messaggio è impopolare. Gli studi hanno dimostrato che esercitano un potere di attrazione il fascino, la somiglianza, la condivisione (attrae quella fonte di cui condividiamo le idee o i valori), la familiarità (una fonte è attraente se è familiare: un volto noto, un motivetto famoso ecc.), la bellezza fisica (dagli studi di psicologia sociale cognitiva emerge che tra le caratteristiche che definiscono bello un volto, soprattutto femminile, ci siano i tratti infantili, e inoltre che chi possiede questi tratti viene più facilmente considerato gentile, ingenuo e sincero).
  • Potere della fonte: gli studi sul potere e l'influenza sono molti e rischeremo di andare fuori tema, ci basta sapere che chi ha un ruolo di potere è avvantaggiato.  Infatti al potere sono associati valori positivi come: competenza, sincerità, unicità, eccellenza, ecc. 

Quindi per riassumere:
  • Una Fonte Credibile produce internalizzazione
  • Una Fonte Attraente produce identificazione 
  • Una Fonte Potente produce condiscendenza

6 - Istruzione
Dalle ricerche di Hovland sappiamo che le persone con un differente grado di istruzione recepiscono in maniera diversa le informazioni.

Un pubblico acculturato sarà più influenzato se presenterò la mia tesi e quella contraria, meglio se il pubblico in questione ha opinioni preesistenti (o presentato in maniera conosciuta).
Un pubblico meno acculturato sarà maggiormente colpito da una sola tesi e meglio se è un argomento nuovo (o presentato in maniera nuova)

Consigli: 
  • presentare 2 tesi aumenta l'autorevolezza e la credibilità dell'emittente.
  • mettere gli argomenti nuovi in testa e quelli con opinioni preesistenti in coda.


7 - Posizione ed elementi del messaggio
Ci sono due ulteriori effetti da tenere in considerazione: l'effetto Primacy e l'effetto Recency.

Soffermandoci solo sugli aspetti che ora ci interessano, possiamo dire che tendiamo a ricordare meglio gli elementi posti all'inizio e alla fine. Quindi non concentrate la parte più importane nel mezzo.


In primo luogo dobbiamo porre le idee più importanti o all'inizio o alla fine.

Poi dobbiamo scegliere le tecniche persuasive più adatte:
Con un pubblico interessato ai risultati e ben disposto, dobbiamo porre prima la conclusione, poi offrire le spiegazioni.
Con un pubblico con opinioni che possono essere discordanti, dobbiamo porre prima delle alternative, e presentando tra di esse le proprie idee. Questo darà la possibilità di identificarsi con l'oratore.

Se il pubblico non è interessato, iniziare prima con le proprie motivazioni e poi concludere con una soluzione.
Infine con un pubblico non troppo favorevole dobbiamo lasciare alla fine il nostro punto di vista, dando spazio alla generazione di idee alternative, favorendo la discussione. Questo permette di decifrare le idee del pubblico, lasciando alla fine la conclusione più idonea.


8 - La voce e il silenzio
Dobbiamo dare entusiasmo ed energia con la nostra voce. 
Il silenzio ha una forza comunicativa eccezionale: una pausa dopo un punto chiave è un modo eccellente per enfatizzarlo.
Per esempio fare una pausa all'inizio significa guadagnare la massima attenzione degli ascoltatori.
Evitare tutti i riempitivi senza importanza (ehm, uhm, dico, veramente). 

Tra le informazioni più salienti lasciare un po' di silenzio, per far depositare le nozioni nella mente del pubblico, in modo da obbligarli a non ammassare le idee, ma a distinguere le più importanti da quelle minori.

Ricordate di variare tono e modulazione della voce. La Prosodia è molto importante, rende vivida la discussione, vi rende più efficaci.

Consigli: l'oratore deve essere in grado di rispondere, la capacità di fornire una risposta immediata e uno dei principali vantaggi. Meglio farlo dopo la presentazione, è il momento migliore.


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