mercoledì 30 marzo 2016

Uomini VS Donne: Perché non ci capiamo?




Uomini e Donne, come guardie e ladri, cani e gatti, in ogni cultura esistono differenze che sembrano insormontabili. Eppure se siamo qui vuol dire che in qualche modo abbiamo trovato il sistema di coesistere. Peccato che funzioni sempre di meno. Ma qual'è il motivo?

Ovviamente alla base ci sono meccanismi biologici da una parte e sociologici dall'altra, ma voglio andare al concreto. Anni fa mi regalarono un libro di John Gray "Gli uomini vengono da Marte, le Donne da Venere". Non il migliore che abbia mai letto, però devo dire che alcuni concetti arrivavano semplici e diretti, senza dover leggere Kg di testi su Sociologia, Psicologia e altro.

E' un libro semplice che a dir la verità presenta solo 2 o 3 concetti, ma effettivamente mi sono ritrovato in qualche modo in quelle generalizzazioni. Non sono riuscito a capire ancora le donne, ma in compenso ho capito meglio me stesso. Voglio condividere i passi fondamentali, risparmiandovi circa 300 pagine di lettura.

Il testo comincia con una metafora: i due sessi vengono da due mondi diversi e ciò comporta 2 importanti elementi:

  • Parliamo due lingue simili, ma diverse.
  • Quindi con le stesse parole vogliamo intendere cose che solo all'apparenza sembrano uguali.

Il punto però fondamentale non è questo, bensì un'altro: Gli Uomini si aspettano che le Donne reagiscano, pensino e affrontino le cose come Uomini. E lo stesso vale per i gentil sesso.

Cerchiamo però di chiarire questo punto.
Il problema nasce all'inizio del rapporto, quando la futura coppia si incontra. Una volta stabilito il contatto, e presupponendo che tutto proceda per il verso giusto, ci si innamora. A questo punto entrambi i cervelli si regolano in maniera diversa, diciamo che abbassano alcuni parametri e ne alzano altri, raggiungendo uno stato di omeostasi, di benessere, diverso da quello che avrebbero di solito.



Ci si sente speciali, come in un mondo perfetto, magico, tutto ci sorride e la nostra metà ci sembra perfetta. Che incredibile fortuna, tra miliardi di persone, in tutto questo vasto mondo, vi siete incontrati. Che Bello, vero? Sembra quasi finto, no.

Non voglio dire che l'amore non sia bello, ma le testate al muro le abbiamo date tutti, infatti con l'esperienza si impara a conoscersi e a capire chi fa per noi e chi no. Ma adesso ci interessa  generalizzare per comprendere il meccanismo, quindi andiamo avanti.

Quello che succede davvero in questo momento è che la natura sta facendo un aggiustamento a quello che altrimenti sarebbe un processo molto più complicato. Se è più facile piacersi, è più facile accoppiarsi e quindi riprodursi. Infatti l'innamoramento è un vantaggio evolutivo, chi fra i nostri antenati si innamorava aveva molte più chance di riprodursi. In pratica trombiamo come ricci, aumentando così le possibilità di sfornare pargoletti.

Quando l'effetto passa, il cervello comincia a ristabilire la normale attività e se la persona non fa al caso nostro ci troveremo a dire cose di questo tipo: " Mamma mia, ma cosa ci trovavo? Ma poi è brutto come la fame, ma come ho fatto?". Bè adesso lo sapete come avete fatto.

Comunque ritorniamo al nostro discorso. Quello che volevo dire è che questa fase iniziale orienta un pò tutta la nostra idea di coppia. Siamo portati a pensare che quella sia la normalità, cioè un idillio continuo, ma ora sappiamo che non è così. E qui iniziano i problemi.

Il problema più comune  in un uomo è che "non ascolta". Come uomo posso dire che è vero. Quando la mia compagna mi parla, comincio ad ascoltarla per un pò, valuto cosa mi dice e cerco di capire il problema. Quando penso di aver capito, offro la mia soluzione.
Quello che succede di solito è che le donne continuano a dire che non ascoltiamo, ma il problema è proprio questo. Gli uomini non capisco cosa devono ascoltare.

Prima di tutto uomini e donne espongono i fatti in maniera completamente diversa. Se per esempio il capo ha diminuito i bonus perché qualcuno se ne è approfittato, le donne cominceranno a raccontare il fatto dall'inizio, ma proprio dall'inizio. Parlerà di come erano vestiti i presenti, perché quella mattina stava rischiando di fare tardi, come è avvenuto il litigio e con questo intendo parola per parola (di solito imitando anche al voce), per poi finire con: "...e cosi ha tolto parte dei bonus..."

Un uomo ha già perso l'orientamento. Se può far piacere alle donne, dirò che effettivamente non siamo in grado di seguire un discorso cosi lungo. Il motivo è nella maniera di comunicare dei maschi che è completamene al rovescio. Un uomo racconterebbe il fatto più o meno così: "il capo ci ha tolto i bonus, perché un tizio ha barato". Fine.

 A questo punto le donne cominceranno a chiedere di spiegarlo meglio, cosa che per un uomo già è stata fatta e comincerà ad andare nel pallone, non capendo cosa succede.

Il problema sta negli schemi mentali totalmente diversi per i sessi. Gli uomini danno importanza all'efficienza, ai risultati. Per questo si mettono alla prova e si cimentano in attività fisiche, da ragazzi, passando sempre più a quelle intellettuali, da adulti.
Tutta la vita di un uomo è focalizzata al raggiungimento di alcuni obiettivi, di "mete culturali". Gli danno valore perché culturalmente sono valutati proprio per questo. Un uomo è soprattutto il lavoro che fa, la posizione che occupa.
Per essere soddisfatto deve raggiungere quegli obiettivi e nessuno può aiutarlo (ecco spiegato perché non riusciamo a chiedere informazioni su strade e simili, ai passanti).

Il fatto che è cosi importante raggiungere i traguardi da soli, rende per gli uomini difficile chiedere aiuto o un consiglio, lo facciamo solo in casi particolari e solo con amici. E' una cosa molto importante per un uomo. Inoltre per i maschietti parlare di un problema equivale a chiedere un consiglio. Ecco perché quando ne abbiamo uno diventiamo silenziosi, taciturni e schivi. Ci rintaniamo nella nostra caverna per risolvere il problema e ne usciremo solo dopo aver sistemato tutto.

La donna è completamente diversa, ha valori diversi. Per loro sono importanti più i rapporti interpersonali. La loro identità si struttura soprattutto tramite la partecipazione e la relazione.
Agli uomini interessa costruire grattacieli, alle donne interessa come ci si vive dentro.

Le donne vogliono rendere partecipi gli altri dei propri sentimenti e delle situazioni che hanno vissuto, per questo dedicano molto tempo ai particolari, per questo sono ottime ascoltatrici. Biologicamente sono programmate per dimostrare attenzione alle necessità e ai sentimenti degli altri (dei piccoli, ndr). Inoltre le donne vivono positivamente le richieste d'aiuto, i consigli, i pareri su come migliorarsi, ecc. Per un uomo sono un affronto grandissimo, per questo tutti i tentativi che le donne fanno per migliorare o cambiare il compagno, sono vissuti dall'uomo come un qualcosa di oltraggioso.

Ovviamente sono solo consigli generali e nessuno può prevedere come e che tipi di relazione avranno due persone, proprio per le infinite particolarità che ci rendono unici.

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