Siamo arrivati quasi alla fine del nostro viaggio nei colori. Ora analizziamo il giallo ed il nero, colori particolari, poco sfruttati, ma dalle alte potenzialità.
Il Giallo
Nell'antichità il giallo era un colore molto apprezzato, utilizzato dai romani nelle cerimonie e nei matrimoni, valorizzato in Asia e in America del sud e colore dell'imperatore in Cina.
Oggi in Occidente è molto meno stimato e nei sondaggi viene sempre dopo blu, verde, rosso, bianco e nero.
Questo calo dell'apprezzamento del giallo a origine nel medioevo, quando tale colore, si divide in due, cedendo al dorato tutte le connotazioni positive, come la brillantezza, solarità, ricchezza, divinità, luce, vita, energia, gioia, potenza, supremazia, nobiltà, eccetera, e conservando quelle negative, come la peste, cirrosi, l'autunno eccetera.
Nella Tradizione popolare il giallo diventa il colore della menzogna, del tradimento, tanto che si dipingeva di giallo la casa di falsari, la veste di giuda per molto tempo è stata dipinta di questo colore.
Con il nazismo, il giallo diventa il simbolo degli ebrei, e per quanto tutti sappiamo quale sopruso sia stato fatto a tale popolo, il rimando culturale è comunque forte e radicato.
Possiamo non rendercene conto di come gli eventi influenzino i nostri gusti ma è sotto gli occhi di tutti di come il giallo sia uno dei colori meno usati in assoluto.
E' di solito considerato un colore per bambini, nei manuali o nelle palette cromatiche è sempre presentato alla fine, pensiamo inoltre al design, alle automobili, all'arredo della casa, dove tutt'oggi è uno dei colori meno usati, oppure ai vestiti dove è considerato ridicolo.
Il Nero
E' uno dei colori più complessi poiché presenta molte valenze opposte. Si va dal lutto all'eleganza, dalla disforia all'euforia, dalla tristezza e depressione a colore quasi neutro, e quindi senza valori, per quanto usato in alcuni ambiti, come i vestiti, di cui diventa un colore che sta bene con tutto (ovviamente tolto il lusso).
Nell'antichità il nero veniva distinto in due colori differenti, il nero brillante, detto niger, e nel nero matto, detto ater.
Per le culture orientali è il bianco il colore del lutto, poiché il defunto sale in cielo, mentre per le culture occidentali il nero rappresenta la morte, per il concetto che il morto scende nelle profondità della terra, nell'oscurità, nell'inferno.
Cosi si crea anche un rimando al mistero, al peccato e al proibito.
D'altra parte è il colore della temperanza, dell'umiltà e dell'austerità, da qui i colori dei giudici, degli arbitri, delle macchine dei capi di stato.
In ogni caso il nero è considerato un non colore, più precisamente, assenza di colore, Insieme al bianco forma una tinta fissa, il bianco e nero, tipica della moda, di tutti i mezzi stampa e, soprattutto, del cinema, dove rappresenta il contrario del colorato.
Il bianco e nero è un'invenzione molto recente, nasce con la stampa, si afferma poi con la fotografia, il cinema e la TV. Questo accostamento ha una serie di "opposizioni semantiche" che dobbiamo approfondire:
B/N Colore
Non colore Colorato
Quotidianità Straordinarietà
Realismo Fantasia
Rifore/Austerità Leggerezza/Frivolezza
Importanza Futilità
Scientifico Artistico
Privo/Vuoto Ricco/Colmo/Variegato
Per finire possiamo dire che il giallo nel quadrato semiotico (tema trattato qui), è un colore né continuo, né discontinuo, quindi neutro.
Il nero è molto più complesso, è il colore più forte che ci sia, traccia un confine netto, è pura piattezza ma anche estrema pienezza. Per questa valenza ambivalente, per le tutte le accezioni opposte che rappresenta, è un colore dalla duplice vita e dunque ha i tratti del colore continuo, ma anche di quello discontinuo: continuo + discontinuo.
Puoi approfondire il significato dei colori nei post: Brand e Colori, Brand e Colori: Blu e Rosso, Brand e Colori: Verde e Bianco, Brand e Colori: L'uso dei Colori.
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